Trama:
Talvolta il destino percorre dei sentieri imperscrutabili e accade che, in un’esistenza avvolta da uno sconfortante alone di miseria e disillusione, si spalanchi improvvisamente uno spiraglio di speranza: è proprio questa la fortuna con l’effe maiuscola che giunge, impensabile e travolgente, a investire la vita del povero Giovanni Ruoppolo. La vicenda narrata prende corpo in un umile, malandato e gelido appartamento di un quartiere popolare di una città del secondo dopoguerra, in quello Giovanni Ruoppolo trascorre una vita afflitta da fame, freddo, umidità e da una continua lotta per la sopravvivenza accanto alla devota moglie Cristina e al loro figlio adottivo Enricuccio, ragazzo a dir poco strampalato e bizzarro. Completano il quadro di questo folcloristico ed esilarante spaccato di vita quotidiana numerosi altri stravaganti personaggi che popolano il condominio dei protagonisti e invadono continuamente la loro modesta dimora: si va dall’immancabile portiera pettegola e invadente alla moglie fedifraga che approfitta delle trasferte di lavoro del facoltoso marito per tradirlo, dagli avvocati traffichini che sfruttano la povera gente per portare a termine i propri sordidi propositi fino ai ricchi borghesi completamente insensibili nei confronti della condizione di disagio e sconforto delle classi sociali più sfortunate. Un affresco vivido, colorato e irresistibile di un contesto storico-sociale che ci è assolutamente familiare e verso il quale è del tutto naturale provare profonda partecipazione e umanissima simpatia. In casa Ruoppolo si fatica a portare un pasto caldo in tavola, i creditori sono costantemente in agguato e non sembra esserci alcuna speranza di un cambiamento; semplicemente ci si limita a tentare di tirare avanti con estrema fatica, giorno dopo giorno, con l’unico sostegno di un solido amore coniugale e di un affetto sincero per il figlio adottivo squinternato e bisognoso di protezione.
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