PERSONAGGI E INTERPRETI:
- Vincenzino Esposito: Mimmo Paternostro
- Professore Eduardo Parascandalo: Ignazio Paternostro
- De Simone: Giovanni Verga
- Rachelina: Marilisa Badami
- Angelica De Rosa: Patrizia Di Miceli
- Ferdinando De Rosa: Gaetano Costa
- Carmela: Lina Di Carlo
- Peppino, il sarto: Antonino Campagna
- Pasqualino Calascione, notaio: Vincenzo Pecoraro
- Luisa, cameriera: Rosa Campagna
- Carlo Palmieri, strozzino: Salvatore Filippello
- Tenore Ludovico Doremì: Santino Zarzana
TRAMA: Il marchese Eduardo Parascandolo, dopo aver dilapidato tutti i suoi averi per non essersi interessato delle proprie finanze, trascorre il tempo professando ad alcuni giovani (a cui si rivolge loro come discepoli, citando a modo suo Socrate, Platone e Diogene) la sua filosofia di vita, secondo la quale il denaro è inutile ed è una sorta di malattia che affligge l'umanità; inoltre secondo lo stesso, gli uomini non dovrebbero lavorare ma dedicarsi alla contemplazione e al riposo. Tra i suoi discepoli c'è Vincenzino Esposito, un povero uomo che vive assieme alla sorella Carmela ed è innamorato di Rachelina, sorella di Ferdinando De Rosa, proprietario di un pastificio, che è contrario al fidanzamento tra i due. Il marchese, con la collaborazione di certi suoi amici, organizza una messinscena grazie alla quale fa credere a tutti che Vincenzino abbia ereditato una cospicua somma di denaro; tutto ciò servirà non solo per farlo fidanzare con Rachelina, ma per ribadirgli il concetto che non è fondamentale possedere grandi ricchezze per poter vivere. Così, per il rotto della cuffia, lo “Stoico” Parascandolo riesce a guidare la commedia verso un brillante lieto fine.
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