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Processo a Ges??
di: Diego Fabbri

Genere: Rappresentazione storica
Data: 27/03/2010
TRAMA
Il dramma è diviso in due tempi con un intermezzo; Prendendo spunto dal teatro pirandelliano  più tipico, i personaggi, non casualmente con nomi biblici (Elia, Rebecca, Sara e Davide), si presentano agli spettatori, tra i quali è già nascosto qualche attore che in un secondo tempo interverrà direttamente nell’azione scenica, annunciando la messa in scena di un processo a Gesù, una sorta di sacra rappresentazione che cerca di scoprire se Gesù fosse innocente o colpevole, se fu condannato ingiustamente o meno.
I quattro, a cui si aggiunge poi un giudice occasionale, sembrano ripetere parti prestabilite: alcuni si mettono alla difesa, altri all’accusa.
Il dibattito è però serrato e polemico, tanto da far supporre qualche personale implicazione dei personaggi, tutti ebrei e quindi tutti implicati nell’antico processo al Cristo. Piano piano vengono chiamati a deporre coloro che furono direttamente coinvolti in quel processo: Caifa, Pilato, Maria, Giuseppe e poi alcuni discepoli, Pietro, Giovanni, Giuda; tutti attori moderni che interpretano una parte, ma nello stesso tempo personaggi autentici che difendono un ruolo, una scelta, una posizione pro o contro Gesù.
L’amara conclusione a cui si giunge è “ tutti lo misero a morte con nascosto rammarico, ma con un sospiro di sollievo…”Illuminanti, per la continuazione del dramma, le parole che, ad un certo punto, dice Elia: “… noi non fingiamo niente, noi non ripetiamo niente, come tu credi; noi, al contrario, facciamo ogni giorno del nuovo, perché se quello che succede quassù, tra noi, è quasi sempre lo stesso dibattito, quel che invece cambia sempre, ogni sera, è ciò che accade attorno a noi, tra la gente che ci ascolta…”Ed infatti, dopo l’intermezzo, in cui si rivela il profondo dramma che lega Sara e Davide, il secondo tempo è un dialogo aperto e coinvolgente con il «pubblico»: intervengono un sacerdote, un intellettuale, una«bionda» e poi una povera donnetta, ognuno dichiarando i motivi della propria adesione a Gesù o del proprio profondo odio.La conclusione è travolgente, anche se forse un poco “scontata”, perché il vero pregio di quest’opera è nel suo svolgimento dialettico e serrato:” … chi è - chi è – per voi, Gesù di Nazareth?... Perché non lo gridate forte, dovunque e sempre, quel che avete detto stasera? Tutti dovete gridarlo! Tutti! Perché altrimenti si ripete anche per voi, quello che accadde per noi, allora. Di rinnegare… di condannare… di crocifiggere Gesù. Io debbo ormai proclamare… alto… e al cospetto di tutti… che non so ancora se Gesù di Nazareth sia stato quel Messia che noi aspettavamo… non lo so… ma è certo che Lui, Lui solo, alimenta e sostiene da quel giorno tutte le speranze del mondo! E io lo proclamo innocente… e martire… e guida…”

Personaggi
I Giudici
Elia: Giovanni Ganci
Rebecca: Rosa Campagna
Sara: Lina Di Carlo
Davide: Pino Labruzzo
Giudice Improvvisato: Leo Scalisi

I Testimoni
Maria di Nazaret: Agnese Filippello
Maria Maddalena: Patrizia Di Miceli
Giuseppe: Rocco Provenzano
Pietro: Ignazio Paternostro
Giovanni: Giuseppe Salemi
Tommaso: Vincenzo Pecoraro
Giuda: Gaetano Costa
Caifa: Giovanni Verga
Pilato: Salvatore Filippello
Lazzaro: Giovanni Badami

Gli Spettatori
La Bionda: Chiara Filippello
Il Sacerdote: Mimmo Paternostro
L’Intellettuale: Giacomo Badami
Il Contraddittore Bonario: Luciano Labruzzo
L’Infelice: Gino Mancuso
Il Provinciale: Marcello Felicetti
La Donnetta delle Pulizie: Laura Marino
I^ Spettatrice: Maria Angela Gennaro
II^ Spettatrice: Marilisa Badami

Tecnici per la scenografia: Mario Lo Voi - Giovanni Bonanno
Tecnici Audio e Luci: Giovanni Marino - Fabio Piazza Esposto
Regia: Mimmo Paternostro e Pino Labruzzo


Galleria Fotografica

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